Dopo aver avviato il progetto ci siamo occupati di dargli una forma e un’identità: avevamo la necessità di trasmettere i valori della cooperativa dal punto di vista verbale e visivo attraverso la nuova sede.
Abbiamo scelto di lavorare con Roberto Pasini, grafico che si occupa da 20 anni della comunicazione visuale di piccole e grandi realtà, in Italia e in Francia e Chiara Gandolfi, verbal designer, che progetta l’identità dei brand dal punto di vista del linguaggio: nome, payoff, testi, voce e tono di voce. Proprio quello che ci serviva.
Lasciamo la parola a loro che ci spiegano come hanno lavorato.
Il sistema modulare di brand name e logo
Quando COOP Reno ci ha contattati, voleva creare l’identità verbale e visiva dell’auditorium. Ci è sembrato da subito difficile pensare di lavorare su nome e immagine del solo auditorium, senza considerare un progetto più ampio che coinvolgesse l’intero complesso.
Cos’è davvero la nuova sede di COOP RENO? Siamo partiti da questa domanda forte, identitaria e fondante per capire come potevamo aiutare COOP Reno a sviluppare questo progetto.
COOP Reno è condivisione, collaborazione, stabilità e volevamo che questi valori si percepissero anche a livello comunicativo. Dare un’identità al solo auditorium avrebbe creato un distacco, una lontananza, ce lo avrebbe fatto considerare come un elemento a parte rispetto a tutto il resto.
La nostra proposta è stata quindi quella di lavorare a uno schema modulare di nomi e di loghi che potesse declinarsi in tutti gli elementi strutturali, che li identificasse separatamente e allo stesso tempo li unisse con un trait d’union creando un ecosistema armonico e coerente capace di suscitare familiarità e accoglienza.
Da un punto di vista verbale l’architettura dei nomi (brand name architecture) e dei luoghi poteva dare una significativa gerarchia portando coerenza e chiarezza. Da una perfetta simmetria a un leggero rimando, nello schema modulare è importante che ci siano parti verbali comuni che possano essere identificate come costanti, carismatiche e di rilievo.
Da un punto di vista grafico, si trattava di trovare un modulo che potesse essere combinato in maniera diversa, rimanendo riconoscibile, creando così dei loghi derivati per ciascuna parte del complesso. Un approccio che intrinsecamente parla di evoluzione, adattamento e cambiamento.
Il concept
Per lavorare sull’identità partiamo sempre da un concept che introduce un’idea, una suggestione, un messaggio e diventa il punto di partenza per il trattamento creativo.
Abbiamo lavorato su due concept: quello che hanno scelto è quello del sostegno.
Il sostegno richiama la collaborazione, il senso di appartenenza a un gruppo. Come in un orchestra tutti sono importanti anche in COOP Reno l’unione delle persone, delle risorse, il patto di alleanza tra loro e i clienti è il segreto della riuscita.
Leggiamo sul dizionario che sostenere vuol dire in prima battuta mantenere una persona in posizione eretta affinché non cada, sorreggere e in senso figurato “dare il proprio sostegno a qualcuno, appoggiare, proteggere”. Questo concept si collega anche al lato green del progetto, quando parliamo di sostenibilità.
Chiara e Roberto si sono occupati anche della comunicazione verbale di spazio’TENGO, compreso un manuale di tono di voce e i testi che stai leggendo e di tutte le declinazioni dell’immagine coordinata, offline e online.