Il nuovo centro si sviluppa in quattro edifici principali, connessi tra loro da una pensilina all’interno di un grande parco dedicato ad attività ricreative e sportive e dotato di aree gioco per bambini. In questo modo si genera un sistema che integra architettura e spazi verdi attrezzati. 

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Il primo edificio, quello degli uffici del quartier generale di COOP Reno, si articola su una superficie di circa 4.500 mq. 

L’immobile si svilupperà su tre livelli in cui saranno ospitati luoghi di lavoro di elevata qualità come spazi-ufficio, sale riunioni, aree relax e di servizio. 

Un passaggio coperto connetterà il primo edificio al secondo: l’auditorium. La sala potrà ospitare 280 persone, diventando così uno dei pochi spazi di tale portata non solo nella città metropolitana, ma anche in tutto il contesto regionale. 

C’è poi il terzo edificio, sviluppato su due livelli, che ospiterà al piano terra da un lato uno spazio moderno destinato alle famiglie e alle attività ludiche per bambini – gestite dalla cooperativa sociale Dolce – e dall’altro uno spazio laboratorio che vedrà i prototipi e le presentazioni dei progetti  delle start-up dell’intera filiera agro alimentare.

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Completerà questo terzo edificio, al piano superiore, un’area dedicata a giovani imprenditori e alle start-up, un luogo di ricerca e d’innovazione dedicato al mondo del consumo, che vedrà la collaborazione dei principali enti universitari e associazioni di categoria e potrà essere un elemento di riferimento per i principali premi e concorsi riservati alle nuove imprese. 

Il quarto edificio che va a completare la “pianta” del progetto, prevede la realizzazione dei magazzini con un impianto fotovoltaico molto esteso sul tetto che produrrà e servirà tutto il complesso. Un piccolo spazio sarà a disposizione per le convenzioni con gli operatori del turismo responsabile territoriale.

«L’idea progettuale è stata vincente per l’affermazione della semplicità nella ricerca del particolare. Mi piacciono lo stile degli edifici e la loro relazione, anche visiva, i poli così collegati, dialogano e si supportano l’un con l’altro, mi piace pensare che il progetto concretizza un valore fondante della cooperativa: “lo scambio mutualistico” in questo caso degli edifici.»

Celestina Rossi, NoiCoopReno

Non per dire, ma per fare

  • L’idea
  • La progettazione degli spazi
  • L’identità: nome e logo
  • La costruzione degli edifici
  • I partner per le iniziative
  • Inaugurazione

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